Splatterpink+Bozoo+aftershow by Deru J
Doppio live per gli amanti di suoni decisivi ed incisivi. Ad aprire le danze ci penseranno i Bozoo portatori di un rock tra grunge ed alternative con un evidente senso di nostalgia per il gli anni ‘90. Fulcro della serata sarà l’esibizione degli Splatterpink, creatura partorita da Diego d’Agata (Testadeporcu) che in questo ultimo lavoro presenterà una personalissima rivisitazione dei capisaldi della musica leggera italiana….in chiave Jazz core!!!
A chiudere la serata ed a farvi ballare fino a tarda notte un graditissimo ritorno, riportato a casa per una notte dalle lande milanesi arriverà Deru J con i suoi vinili!
Opening 22:00
Ingresso 3€ (gratis fino alle 22:30)
Riservato ai soci, possibilità di tesserarsi sul posto
SPLATTERPINK – THE BEST OF ITALIAN MUSIC
Prendi la musica italiana, trattala male
12 capisaldi di italianità messi in un tritacarne jazzcore e torturati fino a renderli irriconoscibili: “The Best of Italian Music” è la vendetta degli Splatterpink nei confronti del nazionalpopolare, seguendo la strada tracciata dai Residents per (non) fare pace con Pezzali, Masini, Baglioni e soci
gli Splatterpink tornano in rinnovata formazione :
DIEGO D’AGATA – basso, voce
MICHELE FREGUGLIA – basso alto, synth, voce
ALESSANDRO MEROLI – sax baritono
CSABA DENCS – batteria
“12 vip della musica iper-generalista italiana come non li avete mai sentiti (né sentirete mai più).
12 re di spiagge che furono, ora battute dai tornado e oscurate da cieli che fanno vibrare e crepare le otturazioni dentali.
12 brani destrutturati, riconfigurati e maltrattati male nel nome di una vendetta collettiva.
Una compila reperibile solo nei peggiori autogrill.
O dopo essere passati attraverso quel portale che conduce a un universo in cui lucio dalla uccide il tedesco e ligabue viene accompagnato dai dillinger escape plan.
un universo in cui masini, ferradini, cocciante e tutti gli altri soffrono veramente.
e via dicendo.
Da decenni artisti come Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante, Umberto Tozzi, Max Pezzali imperversano su radio, televisioni e spiagge del Belpaese. Sono alcuni dei capisaldi inossidabili dell’italianità, parte di una cultura popolare che volenti o nolenti tutti noi ci portiamo dietro in una certa misura, amandoli o odiandoli con tutto il cuore. Per quanto avanzino sempre di più nuovi hitmaker nostrani, non può esistere un’estate passata senza sentire almeno una volta Centro di gravità permanente o Disperato erotico stomp, a meno che non si viva chiusi in un eremo.
Contemporaneamente dall’altro lato della spiaggia le tendenze alternative e sperimentali si sono sempre tenute a debita distanza da questi idoli nazionalpopolari, scavando una strada altra e portando avanti un’idea di musica agli antipodi del seminato dei loro ingombranti e malvoluti colleghi. Negli anni l’Italia ha visto nascere un numero enorme di controculture e subculture musicali, il cui lascito continua a essere raccolto da nuove generazioni. Ma il mondo del pop italiano non scompare, è un monumento celebrato o ingiuriato che non verrà mai abbattuto.
<a href=”https://improvedsequence.bandcamp.com/…/the-best-of…“>The Best Of Italian Music (IMP053) by Splatterpink</a>
Ora è stato costruito un ponte tra questi due mondi da parte di una delle realtà più atipiche del panorama nostrano. Una band che ha vissuto negli anni numerose incarnazioni e mutazioni, sempre alla ricerca di un sound abrasivo e dirompente come il punk, ma al contempo scomposto e stratificato come il jazz più libero. Gli Splatterpink – formazione seminale nata a Bologna nel 1990 – sono tornati in scena dopo un periodo di pausa con un album atipico e di certo inaspettato. The Best of Italian Music, uscito in vinile e cd per Improved Sequence (che ha anche ristampato il loro primo storico lavoro “Industrie Jazzcore), prende una manciata di inni della musica “iper-generalista” italiana – come la chiamano loro – e li decostruisce, stravolgendone armonia, ritmo e arrangiamenti, per dare vita a un ibrido tra l’hardcore e il pop, tra il concerto punk e il Festival di Sanremo.
Ascoltare Ci vuole un fisico bestiale di Luca Carboni trasfigurata in una cavalcata schizzata alla Primus o Vaffanculo di Marco Masini massacrata da cannonate adrenaliniche alla Naked City non capita tutti i giorni. È la riconferma del talento e di quel pizzico di follia che ha garantito agli Splatterpink di restare a galla nel mare increspato di una scena musicale sempre più spietata e impetuosa. Certo, non vedremo mai i pezzi di quest’album soppiantare le loro versioni originali nelle radio, ma non è questo l’obiettivo della band. La loro è contemporaneamente una burla e una dimostrazione di maturità artistica. Tendere la mano al “nemico” e allo stesso tempo fargli una linguaccia.
Bozoo
I Bozoo sono un gruppo nostalgico delle serate ubriache a base di Dragon che si svolgevano nel vecchio locale “Cencios”.
Il sound mescola Grunge, Stoner e Alternative Rock in brani tutti originali made in Prato.
Nel 2021 esce il loro primo lavoro “Three Heads”, EP sperimentale tutto registrato in casa durante il lockdown.
Sempre nel 2021 hanno la fortuna di aprire il concerto a Stuart Braithwaite dei Mogwai per Santa Valvola/A-Live.
In lavorazione il nuovo disco contenente 11 tracce uscirà a giugno 2023.
Recensioni e Articoli
https://www.lungarnofirenze.it/…/bozoo-memorie-del…/
https://www.youtube.com/watch?v=FLAoplFQggg&t=34s…
Video
Rolling
Mayday
Dumb
https://www.instagram.com/bozooband/