Sotto padrone. Incontro/dialogo con Marco Omizzolo sul caporalato in Italia
Esiste la schiavitù in Italia?
Ne parliamo con Marco Omizzolo sociologo ricercatore Eurispes e docente di sociopolitologia delle migrazioni all’università La Sapienza di Roma, ed autore di numerosi saggi sul tema.
28 novembre 2023 alle 18.30
Corte dei Miracoli, Siena
Ingresso riservato ai soci; possibilità di tesserarsi sul posto.
Punto ristoro e bar aperti; possibilità di acquistare i libri di Marco Omizzolo grazie alla collaborazione di Rebecca Libri Cinema Musica
Marco Omizzolo
Sociologo laureatosi con lode all’università La Sapienza di Roma, consegue un PhD in sociologia presso l’università di Firenze, un master in europrogettazione e un altro iun Security studies and Peacekeeping International presso università di Romatre. È presidente di Tempi Moderni e docente a contratto in Sociopolitologia delle migrazioni per l’università Sapienza di Roma. È sociologo e ricercatore Eurispes da vari anni. Si occupa di studi e ricerche sui servizi sociali, sulle migrazioni, sul lavoro e sulla criminalità organizzata. È autore di numerosi saggi e ricerche nazionali ed internazionali in particolare sul lavoro gravemente sfruttato in agricoltura con riferimento ai lavoratori stranieri. Curatore di “Migranti e territori” (Ediesse editore) con Pina Sodano e autore di “La Quinta Mafia ” (RadiciFuture editore) che ha avuto nella sua edizione revisionata (2022) la prefazione di Cafiero De Raho e la postfazione di Gian Maria Fara, di “Essere migranti in Italia” (Meltemi editore) e “Sotto padrone” (Fondazione Feltrinelli editore).
È stato visiting professor presso la Guru Nanak University e Lovely University (India). Ha collaborato con la coop In Migrazione, di cui è stato fondatore, presidente e responsabile scientifico, con l’Istituto Luigi Sturzo e con la rivista Libertà Civili del Ministero dell’Interno. Ha collaborato per alcuni anni come docente con il master “Immigrazione. Fenomeni migratori e trasformazioni sociali” dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e con numerose redazioni italiane. E’ stato direttore editoriale de “La rivista di Servizio Sociale” dell’Istisss ed è membro della Consulta Nazionale Legalità della CGIL.
Ha organizzato uno dei maggiori scioperi contro lo sfruttamento e le agromafie, ossia quello del 18 aprile del 2016 insieme alla Cgil con oltre 4 mila braccianti indiani che vi parteciparono. Ha replicato questa esperienza negli anni successivi per due volte e occupato numerose aziende agricole insieme a braccianti indiani gravemente sfruttati allo scopo di denunciare le condizioni di emarginazione e sfruttamento alle quali erano condannati. Ha accompagnato oltre 150 lavoratori e lavoratrici di origine immigrata a sporgere denuncia contro padroni e mafiosi, e si è costituito, con alcuni di loro, parte civile in vari processi contro il caporalato e lo sfruttamento.
Nel 2019 il Presidente della Repubblica Mattarella lo nomina Cavaliere della Repubblica per meriti di ricerca e impegno contro le agromafie e lo sfruttamento del lavoro. E’ stato anche insignito del titolo di Human Rights Defenders a Dublino per Frontline Defenders. Nel 2020 è stato candidato dall’Unesco al premio biennale “Madaneet Singh” assegnato alle personalità nel mondo che si sono contraddistinte per la lotta non violenta in favore dei diritti e della pace. È stato il primo italiano e il secondo europeo a ricevere questa candidatura.