PULSE – Electro Music Festival
One day festival dedicato alla musica elettronica.
Dal pomeriggio a tarda notte si alterneranno lezioni-concerto, dj set e musica live. Dalle 19 fino alle 23 sala archivio ospiterà progetti intimi e introspettivi con la musica ambient di Giulio Aldinucci e le distorsioni drone di STLGN, dalle 23 prenderà vita sala nera animata dal progetto ambient Dream pop Bosco Sacro, dallo strano miscuglio techno marocchino di Bestilla e dall’electroclash degli Hate Moss. A chiudere la serata ci penserà tutta la carica di Riccardo Plan con il suo dj set Techno. Tutta la serata sarà arricchita da visual ed installazioni a cura di Samu Piras
Opening 18.30 – Ingresso 5 euro
Parte 1
* GIULIO ALDINUCCI: fra paesaggio sonoro, musica elettroacustica e ambient contemporanea. Dalle 19 20:30
*CENA: Cena aperta al pubblico con misto di carne alla brace (ed alternative vegetariane) – Prenotazione a prenotazionieventi@lacortedeimiracoli.org
- 10€ Mix braciata
- 5€ panini
- 7€ Piatto vegetariano
Parte 2
Sala Archivio
20:30 – 21:30 Dj set di accompagnamento alla cena
21:30 – 22:30 STLGN: con il progetto LOCUS ASPER
Foreste pluviali e droni futuristici. Caos rurale e silenzio metropolitano. Destrutturazione, catarsi e il vuoto.
Locus Asper è una composizione indefinita e mai uguale a sé stessa. Unica costante una melodia, che nasce timidamente in una matassa di timbri alienanti e muore maestosamente nel fragore di un torrente in piena. STLGN è Eugenio Stella: chitarra, pippoli, led, ambient noise, composizione estemporanea, disagio e squallore. Voci recitanti registrate: Matilde Bernardi, Francesco Chiantese, Francesco Lacava, Eleonora Palmieri.
Sala Nera
HATE MOSS: is an Italo-Brazilian duo formed by Tina (voice and electronics) and Ian (voice and drums).
In 2017 Tina and Ian met in London (UK) and decided to start an independent label, Stock-a Records which then became Stock-a Production, a collective with the main focus of supporting emerging artists.
Their collaboration turned into a music project in 2018 with their first single together, “Honey”, followed by tours in Brazil, Italy and UK. Their first album, “LIVE TWOTHOUSANDHATEIN”, was released in May 2019 through their own label, and the band played in Spain, Portugal and Turkey.
Due to Covid-19 they had to cancel their first European Tour, which would have seen them perform in 7 countries with 15 shows.
Like many artists, the pandemic forced them to change plans. They released a single “Fog”, recorded, produced and released during their first lockdown in London, with an accompanying video, and then, during the summer of 2020, moved to Italy.
In May 2022 the second album “NaN” was released by Stock-a Productions and Before Sunrise Records (Brazil), followed by a summer tour around Europe, UK and Middle East.
The end of 2022 and the full of 2023 will see the project busy with a world tour.
During their career, the band had the chance to play on many underground stages as well as at international festivals such as the Venice Biennale (IT), Locomotiva Festival (BR) Goiania Noise (BR), Indie Fest (Mexico) and Lockdown Action Festival (UK), where they share the stage with artist like Rakta, Boogarins, Ratos de Porão, Brek, Hate & Merda and Pierpaolo Capovilla e I Cattivi Maestri.
BOSCO SACRO: Bosco Sacro è un quartetto italiano fondato nel 2020 da membri di realtà ben consolidate nella scena underground italiana: Paolo Monti (The Star Pillow, DAIMON), Giulia Parin Zecchin (Julinko), Luca Scotti (Tristan da Cunha) e Francesco Vara (Tristan da Cunha, Altaj). La band pubblicherà il primo album Gem il 10 febbraio per Avantgarde Music. Ispirati da visioni di vastità sublime e riconciliatrice provenienti dal contatto con la natura e i suoi paesaggi, uniti da un’autentica devozione alla pratica della musica come movimento curativo e liberatorio, lo stile dei Bosco Sacro è caratterizzato da atmosfere sognanti, ritmi rallentati ed un’intensa e spirituale profondità sonora. Le loro radici musicali provengono da ambient, doom e trip-hop. La nascita di Gem è avvenuta come un processo straordinariamente spontaneo, pulito e naturale, che ha portato alla creazione di un suono che unisce tutte le esperienze passate di ogni singolo musicista in un nuovo linguaggio espressivo.
L’album è stato registrato a ottobre 2021, nel corso di un’unica seduta, presso l’AMM Monteggiori Studio in Toscana, con la produzione di Lorenzo Stecconi (Amenra, Zu, Ufomammut, Lento).
BESTILLA. In origine, un piatto marocchino a base di frattaglie. Ma anche, l’ennesima incarnazione del prolifico batterista e produttore fiorentino Simone Vassallo (Clap! Clap! live band, Caveiras, Sex Pizzul, Lampreda). Un’identità che nasce e si sviluppa in reazione alla politica d’isolamento della primavera 2020. La negazione del contesto sociale – caratteristica più evidente dello scorso lockdown – ha portato con sé l’astinenza forzata dalle basse frequenze. Con i club chiusi, l’unico modo per appagare almeno in parte tale bisogno diventa produrre un disco techno, seppur nella solitudine della propria stanza. In quegli stessi giorni, l’ascolto continuativo e ripetuto di ritmi appartenenti alla tradizione marocchina lascia inevitabilmente il segno. Ecco quindi che, a poco a poco, la creatura Bestilla si delinea come la sintesi di due forme di musica rituale, solo apparentemente diverse fra loro: un concentrato di techno marocchina. Un timpano preparato, qualche campione, un vecchio sintetizzatore Roland JX-3P e l’occasionale violino dell’ospite Francesco D’Elia – chiamato a imitare le sonorità del kamanjā arabo – sono i semplici mezzi che portano alla genesi dell’album. Per ragioni puramente affettive, la techno cui si fa riferimento è quella che deflagrava nei capannoni occupati a fine anni ’90. Le suggestioni marocchine, invece, attingono ai ricordi di un allucinato viaggio in treno lungo la catena dell’Atlante, risalente al periodo successivo alla maturità. Ne deriva un personalissimo e lisergico travelogue, le cui note ripercorrono un cammino tracciato da memorie post-adolescenziali.
Aftershow: Ricca Plan
Alte velocità e groove ipnotici, la firma di Riccardo plan nei suoi dj set Techno è riconoscibile, come le improvvise sterzate Detroit o i respiri artificiali EBM che rendono le sue selezioni non convenzionali.