Nell’ambito della rassegna Anima-li di Corte. Rassegna di Spettacolo quasi a Km 0
L’INQUISITORE
Sulla solitudine del potere come possibilità; secondo studio.
Un uomo solo è in scena; in piedi, davanti ad altri uomini. In sé tutte le possibilità; egli è il potere.
E’ solo come un uomo che fa domande ad un Dio che traccia segni nella sabbia, invece di rispondere, assente; è ritornato, come si racconta nel romanzo di Fëdor Dostoevskij, ma ci viene concessa la libertà del dubbio anche su questo. Accanto a lui gli strumenti per amplificare sé stesso; le proprie giustificazioni, i propri alibi, il tentativo continuo di perdonarsi, per costruire l’immaginario del mondo dove scegliere liberamente in forma di costrizione.
E’ solo come un uomo che fa domande ad un Dio che traccia segni nella sabbia, invece di rispondere, assente; è ritornato, come si racconta nel romanzo di Fëdor Dostoevskij, ma ci viene concessa la libertà del dubbio anche su questo. Accanto a lui gli strumenti per amplificare sé stesso; le proprie giustificazioni, i propri alibi, il tentativo continuo di perdonarsi, per costruire l’immaginario del mondo dove scegliere liberamente in forma di costrizione.
Francesco Chiantese a cinque anni dal debutto di Andrej, l’assenza di sé torna in scena con un suo testo originale volutamente effimero e che non sarà mai completato; si rinnoverà ad ogni recita stratificandosi. Inglobando riscritture, reazioni, elementi che provengono dal quotidiano; il riferimento centrale, tanto che lo spettacolo può esserne considerato una riscrittura, è alla “Leggenda del grande inquisitore” contenuta de “I Fratelli Karamazof“ di Fëdor Dostoevskij. Anche l’allestimento della scena, così come le azioni, diventano rarefatte e liminali mettendo, esperienza in un certo senso nuova per il fondatore di Accademia Minima, al centro della relazione con gli spettatori esclusivamente la voce e quindi la parola.
Uno studio di Francesco Chiantese
prodotto da Accademia Minima
con Francesco Chiantese
Musiche originali di Jacopo Cenni intrecciate in scena da Francesco Chiantese
La locandina è una realizzazione di Sara Bensi per lo spettacolo.
Scritto in residenza creativa presso la Chiesa di San Simeone a Rocca d’Orcia, presso l’ex Manicomio di San Salvi a Firenze (Chille de la balanza) e presso la Corte dei Miracoli di Siena.
Allestimento scenico di Accademia Minima
si ringrazia per il dialogo fondamentale l’attore Matteo Pecorini ed i membri di Accademia Minima.
prodotto da Accademia Minima
con Francesco Chiantese
Musiche originali di Jacopo Cenni intrecciate in scena da Francesco Chiantese
La locandina è una realizzazione di Sara Bensi per lo spettacolo.
Scritto in residenza creativa presso la Chiesa di San Simeone a Rocca d’Orcia, presso l’ex Manicomio di San Salvi a Firenze (Chille de la balanza) e presso la Corte dei Miracoli di Siena.
Allestimento scenico di Accademia Minima
si ringrazia per il dialogo fondamentale l’attore Matteo Pecorini ed i membri di Accademia Minima.
L’evento a Siena, presso la Corte dei Miracoli, alle 21.45 del 24 marzo sarà preceduto (19.30) da una cena a base di ricette proposte dallo stesso artista in omaggio alle proprie radici napoletane ed alla val d’Orcia che lo ospita da diversi anni; al termine dello spettacolo (23.00) sarà possibile assistere ad un live set di Jacopo Cenni autore delle musiche di scena.
▲Ingresso spettacolo e Live set € 10, solo Cena €15, Spettacolo + Cena + live set € 20. Ridotto studenti in convenzione con DSU (€ 8 Spettacolo e live set; € 18 Spettacolo + Cena + Live set)▲
▲Prenotazioni per cena e per spettacolo: prenotazionieventi@lacortedeimiracoli.org▲
▲Informazioni ed accrediti: posta@accademiaminima.it▲
▲Prenotazioni per cena e per spettacolo: prenotazionieventi@lacortedeimiracoli.org▲
▲Informazioni ed accrediti: posta@accademiaminima.it▲
▲Ingresso riservato ai soci. Possibilità di tesserarsi sul posto.
▲ATTENZIONE Necessario esibire Green Pass Rafforzato all’ingresso ed utilizzo di mascherine FFP2
▲ATTENZIONE Necessario esibire Green Pass Rafforzato all’ingresso ed utilizzo di mascherine FFP2